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sabato 31 marzo 2012

Visita a Firenze


Cosa vedere nel centro fiorentino


I numerosi monumenti e siti di interesse della città di Firenze sono concentrati in una area alquanto circoscritta. Pur tuttavia, a meno che si soggiorni a Firenze per qualche settimana, generalmente un turista riuscirà a vedere solo una parte molto limitata del patrimonio storico e artistico di Firenze. Generalmente il turista visita frettolosamente i `grandi classici` quasi per una sorta di obbligo culturale che per un autentico interesse nei confronti dell`arte fiorentina. 
La soluzione migliore è di informarsi in precedenza su tutto ciò che Firenze può offrire e fare una scelta oculata. 

Itinerari 
A Firenze i possibili itinerari sono veramente numerosi. Se si dispone di tempo sufficiente, potete perlustrare la città cercando di coglierne l`atmosfera. Il centro cittadino è distribuito su un`area circoscritta, pertanto vale la pena di dedicare un giorno a una passeggiata esplorativa. 

Un giorno - Se la vostra breve visita a Firenze è limitata ad una sola giornata, dovrete necessariamente limitare la vostra scelta a sole alcune attrattive. Potreste ammirare l`esterno del Duomo tralasciandone la visita dell`interno. Tuttavia, visitate il Battistero e salite in cima alla cupola o al Campanile del Duomo. Successivamente, fate una passeggiata attraverso la città vecchia fino a Piazza della Signoria ed il Ponte Vecchio, che potete attraversare per pranzare nella zona caratteristica dell`Oltrarno. Prima potreste visitare un museo di medie dimensioni: la Galleria dell`Accademia o il Museo del Bargello o il Museo Opera del Duomo. I turisti infaticabili, a questo punto, attraverseranno nuovamente il ponte nel pomeriggio per visitare gli Uffizi. Dopo queste visite alquanto impegnative al termine della giornata potreste passeggiare in Piazza di Santa Croce, quando gli ultimi raggi di sole illuminano l`omonima basilica. Prima di cenare in uno dei numerosi e allettanti locali dei dintorni di Piazza Santa Croce potreste fare un po` di shopping nei diversi negozi di pelletteria della zona. Un percorso altrettanto ideale per una giornata e meno impegantivo è l`itinerario a piedi dal Duomo aPiazza della Signoria 

Tre giorni - Un soggiorno di tre giorni a Firenze consente di farsi perlomeno un`idea approssimativa della città. Se siete appassionati di arte e architettura, dovreste includere nel vostro itinerario i monumenti menzionati prima e molti altri ancora: ad esempio potreste visitare Palazzo Pitti, la Basilica di Santa Maria Novella, la Basilica di San Lorenzo e la Basilica di Santa Croce. La Cappella Brancacci nella Basilica di Santa Maria del Carmine e gli affreschi di Benozzo Gozzoli nel Palazzo Medici Riccardi sono capolavori che non possono mancare nel vostro itinerario, mentre il Palazzo Vecchio è una tappa irrinunciabile per chi vuole conoscere la storia della città di Firenze. Firenze vi può offrire anche occasioni di puro relax come una delle piscine comunali dove vi potete rinfrescare in estate o fare shopping nella famosa Via de` Tornabuoni, oppure potete trascorrere una giornata fuori città per visitare gli outlet di abbigliamento. Potrete anche passeggiare piacevolmente per i mercatini di cianfrusaglie e articoli in pelle, come il Mercato Nuovo e le bancarelle intorno a San Lorenzo Per ammirare incantevoli vedute della città potrete recarvi nell`Oltrarno e scegliere quale punto panoramico l`affollato Piazzale Michelangelo, il Forte di Belvedere o Bellosguardo. 

Una settimana - Una settimana permette di visitare tutte le più importanti attrattive di Firenze. L`itinerario di una settimana può includere infatti tutti i monumenti citati in precedenza e consente anche di inserirne altri in base alle proprie preferenze, e di compiere un paio di escursioni fuori città. In modo particolare potreste dedicare 2 giorni alla visita di Siena e Pisa. Altre mete interessanti sono Lucca e il Chianti Tornati a Firenze, potreste indirizzarvi verso alcuni punti di interesse meno conosciuti: ad esempio il Museo Archeologico racchiude un`ampia collezione di reperti antichi e il Museo di Storia della Scienza offre un`esposizione quanto mai eterogenea di oggetti. Gli appassionati di arte potrebbero visitare i cenacoli, ossia le rappresentazioni dell`Ultima Cena dipinte nei refettori dei monasteri. Un po` di tempo andrebbe dedicato ai caffè di Piazza della Repubblica o ai bar della zona di Piazza Santo Spirito.


Tratto da  http://www.florenceholidays.com


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venerdì 30 marzo 2012

Vacanze di Pasqua 2012


8 aprile 2012

La Pasqua è la una delle feste più importanti della tradizione cristiana: come nella tradizione ortodossa celebra, infatti, la resurrezione di Cristo, mentre la Pasqua ebraica celebra la liberazione degli Ebrei dall'Egitto ad opera di Mosè.
La data della Pasqua è diversa ogni anno e si colloca nella domenica successiva al primo plenilunio dopo l'equinozio di primavera (21 marzo): Pasqua, quindi, cade dal 22 marzo (se il 21 marzo è sabato ed è luna piena) al 25 aprile.

Rituale liturgico di Pasqua

La Pasqua è preceduta dalla Quaresima, un periodo di 40 giorni di digiuno e astinenza, che a sua volta segue i festeggiamenti del Carnevale
La settimana che precede la Pasqua è chiamata Settimana Santa   ed è contraddistinta da liturgie speciali.

La domenica precedente la Pasqua è la Domenica delle Palme: si benedicono le palme e i ramoscelli d'ulivo, in ricordo dell'entrata di Gesù a Gerusalemme, tra la folla che agitava rami di palme.
Il giovedì santo si svolge la lavanda dei piedi, in ricordo del gesto fatto da Gesù durante l'Ultima Cena.
Il venerdì santo è dedicato alla celebrazione della Via Crucische ripercorre le tappe della passione di Cristo, mentre il sabato santo è l'unico giorno dell'anno in cui non viene celebrata la Messa e non viene impartita la Comunione.

Tradizioni di Pasqua

La Pasqua, nel tempo, si è arricchita di rituali ed usanze, di origine religiosa e non.
In particolare, l'usanza di regalarsi uova di pasqua risale a riti antichissimi: già gli antichi Persiani e i Greci si regalavano uova in primavera, come simbolo di risveglio della Natura. L'usanza è poi stata mantenuta anche dagli ebrei, che a Pasqua mangiavano uova in segno di rinascita, mentre l'agnello ricorda il sacrificio fatto dagli Ebrei a Mosè prima di partire per l'Egitto. Oltre all'uovo di Pasqua, che contiene sempre una sorpresa all'interno, i cristiani si scambiano anche gli auguri di Buona Pasqua.

Viaggi e vacanze a Pasqua 2012

Oltre al significato liturgico, il periodo pasquale è uno dei preferiti visitare città e posti nuovi, grazie all'arrivo della primavera e alle giornate miti.
Seguendo il detto popolare che dice "Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi", molti italiani approfittano delle vacanze di Pasqua per fare dei viaggi più o meno lunghi, grazie alle tante offerte di  voli low cost per Pasqua 2012. Le mete preferite sono senza dubbio le capitali europee, con Parigi e Eurodisney  o crociere  tra le mete preferite.

La nostra proposta :

lunedì 26 marzo 2012

Il fascino di Ragusa


 Chi si è concentrato sul suo aspetto l’ha soprannominata “la città dei ponti”, mentre letterati, artisti e intellettuali l’hanno ribattezzata “l’isola nell’isola” o “l’altra Sicilia” per le sue particolarità rispetto alla regione circostante. Il suo vero nome è però Ragusa, città siciliana di circa 73 mila abitanti posta nella zona meridionale dei Monti Iblei, località più ricca dell’isola e compresa tra i centri più prosperi del Sud d’Italia. 

Un momento di svolta nella sua storia si colloca nel 1693, quando un terribile terremoto distrusse Ragusa quasi completamente, radendo al suolo i suoi palazzi e le sue case e mietendo migliaia di vittime. Con la rinascita progressiva, avvenuta nel XVIII secolo, la città venne divisa in due grandi aree distinte: da un lato la cosiddetta Ragusa superiore, alla sommità dell’altopiano, e dall’altra la Ragusa Ibla, realizzata sulle rovine della città vecchia secondo l’antico impianto medievale. Furono proprio i lavori di ricostruzione a generare una nuova ricchezza di monumenti, palazzi e angoli pittoreschi, e che hanno reso Ragusa la splendida città che è oggi. Non a caso, nel 2002, la bella località mediterranea è stata inclusa nel Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. 
l centro storico della città è una costellazione di meraviglie, affollato di edifici in sontuoso stile barocco. Tra gli edifici di culto che meritano l’attenzione dei visitatori c’è la Chiesa di Santa Maria delle Scale, ristrutturata in seguito al terremoto, che conserva al suo interno interessanti opere di artisti locali. Da non perdere anche la Cattedrale di San Giovanni, edificata tra il 1706 e il 1760, con una raffinata facciata barocca e un campanile slanciato che si eleva sopra i tetti di Ragusa. Per finire, la Basilica di San Giorgio è un gioiello del 1775, sormontata da una cupola che supera i 40 metri di altezza e si regge su 16 colonne. Tra i palazzi civili più belli troviamo invece il palazzo Cosentini e il Palazzo Bertini, entrambi realizzati verso la fine del XVIII secolo in impeccabile stile barocco, mentre gli appassionati di storia e cultura apprezzeranno il Museo Archeologico Ibleo, ricco di reperti antichi illuminanti sul travagliato passato della città. 

Un modo più vivo e divertente di conoscere la cultura locale è partecipare a una delle tante manifestazioni che si svolgono a Ragusa nel corso dell’anno. L’ccasione più prestigiosa, anche a livello internazionale, è l’Ibla Grand Prize, una sfida annuale per cantanti, compositori e musicisti, che si ripete ogni estate tra la fine di giugno e l’inizio di luglio. Dopo due settimane circa di appassionanti concerti, gli artisti vincitori vengono segnalati alle migliori scuole musicali del mondo. 

Più informale ma decisamente suggestivo è l’appuntamento con l’Ibla Buskers, che da ben 14 anni vivacizza le prime settimane di ottobre con le esibizioni di artisti di strada di ogni tipo: cantastorie, giocolieri, illusionisti, trapezisti e musicisti si riuniscono per quattro giorni a Ragusa Ibla, attirando una grande folla di visitatori. Tra novembre e dicembre si tiene invece il festival Organistico Internazionale di Ragusa, con lo scopo di far conoscere la tradizione organaria della città e di valorizzare il pregevole patrimonio delle chiese cittadine. 

La ricchezza culturale e la vivacità di Ragusa si inseriscono in un clima particolare, con temperature medie più fresche rispetto alla costa siciliana, a causa dell’altitudine più elevata: il clima mediterraneo assume qui tratti collinari o addirittura montani nella zona più elevata, dove non sono così rare le nevicate, e le piogge si riversano abbondanti specialmente da ottobre a marzo. Le temperature medie di gennaio, il mese più freddo, vanno da una minima di 8°C a una massima di 14°C, mentre in luglio e agosto si passa da 23°C a 31°C. 

Per raggiungere Ragusa si deve innanzitutto approdare nella splendida Sicilia: per chi si trova già nel Sud d’Italia basterà attraversare lo Stretto di Messina, mentre chi viene da più lontano potrà servirsi dell’aereo e atterrare all’aeroporto Fontanarossa di Catania (a 114 km da Ragusa) o al Punta Raisi di Palermo (a 279 km). Una volta atterrati ci si potrà servire dell’auto: chi viene da Palermo deve percorrere l’Autostrada A19 in direzione Catania, quindi proseguire lungo la SS 514 fino a Ragusa. Chi viene da Messina deve invece prendere l’Autostrada A18 Messina-Catania fino a Catania, poi continuare lungo la SS 514 fino a destinazione. 
Tratto da Il turista.info


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domenica 18 marzo 2012

Scambiocasa città per mare e viceversa



caraibi
La recessione non cede, ma la voglia di vacanza è altrettanto forte? La soluzione per ferie low cost è lo scambio di case in ogni parte del mondo a costo zero. Un bilocale a Milano può valere dieci giorni in una villa alle Hawaii oppure un soggiorno in barca ai Caraibi.
Come quello che offrono John, 59enne costruttore in pensione, e sua moglie Kim, 48 anni, ex bancaria. Offrono il loro catamarano di 40 piedi che può ospitare comodamente quattro persone, unica loro abitazione, in cambio di una casa in una città d'arte italiana o di una baita vicina alle piste da sci delle Alpi...

La proposta è visibile all'indirizzo: http://www.scambiocasa.com/show.php?id=160341
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venerdì 16 marzo 2012

Salvador de Bahia


Comunemente chiamata Bahia de todos os santos, in italiano “Bahia di tutti i santi”, è la capitale dello stato di Bahia e si trova nella zona centrale sulla costa dell’Oceano Atlantico. La città (2.400.000 abitanti) gode di un clima favorevole e, grazie anche alla sua storia e alle sue spiagge, è sicuramente una delle mete turistiche più interessanti da vistare durante tutto l’arco dell’anno. Bahia durante il periodo coloniale era la capitale oltre che il maggiore porto del Brasile ed era una delle città più ricche di tutto il continente, poi con la scoperta dei giacimenti delle Minas Geiras e lo spostamento della capitale Rio de Janeiro la città subì per molto tempo una grande crisi a livello economico che interessò la città e la regione e la situazione attuale non è delle migliori.

Visitare Salvador de Bahia, conoscere le sue bellezze e i suoi misteri, è vivere un'esperienza di affascinanti scoperte e indescrivibili emozioni. A volte le parole non sono sufficienti per descrivere tutto l'incanto e l'atmosfera magica che avvolge questa città che è del popolo, dei santi e degli orixas. Chi ha già sperimentato un po' del sapore di Bahia sa che è impossibile resistere ai piaceri che la città offre ai suoi visitatori. Lavegetazione tropicale in tutto il suo splendore, la cultura ricca di manifestazioni popolari, la storia piena di avventure e eroismo.

Questo fu un posto scelto per l'inizio di una civilizzazione di pace e fraternità. Con l'appoggio del governo dello stato di Bahia Salvador sta mostrando una faccia nuova, sempre più attenta alle esigenze del turista. Oggi il centro storico è stato totalmente recuperato, le spiagge sono pulite e il mare meno inquinato, le strade ben illuminate e le piazze ben controllate. L'aeroporto è stato ampliato e ammodernato. Allo stesso tempo la prefettura di Salvador mette a disposizione del turista una enorme varietà di prodotti e servizi a costi sempre inferiori. Tutto questo per far sì che il turismo sia una attività sempre più intensa corrispondendo ai desideri dei baiani  e dei visitatori che vivono nella nuova Salvador.

Bahia si suddivide in due aree principali: la città alta, quella più interessante dal punto di vista storico e monumentale, raggiungibile con le scalinate o col celebre Lacerda, e quella Baixa, più moderna e commerciale. Oggi Bahia è un’importante centro amministrativo, turistico e culturale ed è una delle capitali della samba, la celebre musica che anima il carnevale. La moneta è il Real, che si divide in centesimi e Bahia, come tutto ilBrasile.La lingua ufficiale è il portoghese. La natura, il clima, la cultura, la splendida gente, la musica, le danze e perfino la lingua sono diversi nel Nordeste, che conta più di trenta milioni di abitanti, ossia più del 20% della popolazione del Brasile. Il nordest ospita lo stato di Bahia, con la sua "maravilhosa" capitale Salvador, dalle origini africane della sua cultura che gli altri Stati brasiliani nordestini non condividono. Lo stato di Bahia costituisce senza dubbio l'altro volto del Brasile con peculiarità e specifiche connotazioni che ne fanno una meta sempre nuova e sempre appetibile per il turismo internazionale. Scrive Jorge Amado, lo scrittore brasiliano che più e meglio di tutti ha interpretato i segreti di questa terra, che Bahia non è necessario spiegarla "perché il suo mistero è come un unguento che scorre dal cielo e vi avvolge completamente, corpo anima e cuore". Bahia e proprio cosi: è la capitale "dell'anima brasiliana", città che sa prendervi con tutte le sue espressioni di antica derivazione africana.

Salvador Le meraviglie di Bahia

La città fu fondata intorno al 1530, quando il re del Portogallo Joao III inviò un folto gruppo di colonizzatori per presidiare questa terra dagli occupanti francesi e olandesi della zona. Venti anni dopo, quando si insediò il primo governatore generale, Salvador divenne la prima capitale del Brasile. Da allora Salvador Bahia, pur smarrendo progressivamente la sua importanza politica ed economica, continuò ad accogliere coloni e introdurre schiavi provenienti dal continente africano.

Fin dall'inizio, dunque, Salvador Bahia si caratterizzò per essere punto d'incontro di diverse etnie e culture: indios,portoghesiafricani. Un incontro ricco di contaminazioni, all'origine dell'autentica identità brasiliana, i cui segni vivono e pulsano ancor oggi nei paesaggi urbani e nella gente di questa straordinaria città. La dimensione mistica e animistica è un originale frutto di questa storia ed è parte integrante della vita dei baiani. Una tradizione che risale al tempo in cui gli schiavi negri, non potendo adorare pubblicamente le divinità della propria religione panteista Candomblè, dettero vita a un'originale fusione e continuarono a venerarle trasferendole nei simboli della religione cattolica: dietro l'immagine della Madonna e di Sant'Antonio, ad esempio si celavano gli dei africani Iemanja e Oxunmarè. Un'altra espressione di quel periodo è la Capoeira, una tecnica di combattimento che gli schiavi negri avevano camuffato in spettacolare danza marziale per superare il divieto alla lotta imposto dai loro padroni. Gli sfondi musicale che accompagnano i riti della Candomblè e della Capoeira hanno sonorità molto simili, scandiscono i tempi della cerimonia e con loro ritmi iterati favoriscono nella intenzione il contatto con gli dei. Non vi sarà difficile assistere a una seduta di Candomblè (si svolgono in genere nelle ore notturne), e ancora più facile vi sarà incontrare agli angoli della esibizioni di Capoeira accompagnate della musica dei berimbau antico strumento a una corda.

La vita religiosa, del resto, è presente tutto l'anno a Salvador Bahia e ogni mese riserva interessanti feste popolari, spesso accompagnate da allegre processioni. Fra le molte ricordiamo la processione di Boa Viagem, che si svolge nel giorno di capodanno: il festival di Bonfim il terzo giovedì di gennaio; i festeggiamenti per la Dea Candomblè, Iemanja, a febbraio; le feste juninas, nel mese di giugno, dedicate ai Santi Antonio, Giovanni e Pietro; infine, 18 dicembre la processione di Nossa Senhora da Conceiçao da Praia e soprattutto il Carnevale di Bahia fra i più originali del mondo anche per i suoi richiami mistici. Lungo le vie di Salvador si muovono carri con sopra i famosi Trios Eletricos, gruppi musicali che fanno ballare la gente per le strade e nelle piazze. In questi giorni potreste osservare anche agli afoxe (i fedeli del Candomblè) sfilare con le immagini dei loro protettori, cui dedicano offerte e canti. La manifestazione dura per sette giorni interi - non c'è un attimo di sosta dal giovedì al martedì che precede il giorno delle ceneri - in un clima di puro divertimento.

 Notizie turistiche

Passeggiandola in modo disteso, vi sarà naturale percepire e farvi attrarre dai suoi mille richiami i ipnotici, presenti in molti aspetti della sua vita quotidiana: dalla musica (qui sono nati Joao GilbertoBaden Powell eGilberto Gil) al modo di vestire e comunicare, dalle sontuose cerimonie ai profumi usciti della sua invitante cucina, fatta di piatti e bevande di chiara derivazione africana, dalle immagini sacra alla sua splendida dimensione architettonica. Salvador Bahia merita di essere scrutata e gustata in molti suoi aspetti: nelle testimonianze architettoniche e artistiche della sua storia, ben conservate nella Città Alta e nel famoso quartierePelourinho, che raggruppa uno straordinario insieme di edifici coloniali del XVII e XVIII (L'Unesco li considera i meglio conservati delle due Americhe); Il quartiere antico si presenta oggi sapientemente ristrutturato e costituisce uno dei complessi architettonici in stile coloniale meglio conservati al mondo. Nei suoi scorci paesaggistici, ricchi di belle spiagge e di isole tropicali; nella gioiosa atmosfera delle sue notti musicali e danzanti.

Nella Cidade Alta, contigua alla Praça da Se incontrerete il Terreiro de Jesus (dove ogni domenica si tiene un mercatino artigianale con bei pizzi fatti a mano, oggetti in pelle e cuoio, dipinti e altri articoli), con le tre celebri chiese di Salvador Bahia: La grande Cattedrale, il cui altare centrale è lavorato in lamina d'oro, la ChiesaDomenicana (XVII sec.) e la Chiesa di San Pietro (XVIII sec.). Nelle vicinanze, a praça Anchieta, si trova la Chiesa di San Francesco con annesso monastero dall'affascinante cortile: è una delle chiese barocche più ricche al mondo ed ospita uno splendido San Pietro ligneo. Da visitare, nel centro della città, anche il Museo delle Arti Sacre: sicuramente uno dei preziosi dell'America Latina. Nella piazza centrale troverete la casa de Jorge Amado, il museo-biblioteca dello scrittore brasiliano più amato e celebrato. Nei pressi potete anche visitare il piccolo Museo da Cidade, dove sono esposte interessanti opere del folclore afro-brasiliano e della religioneCandomblè.

Da piazza Pelourinho si può raggiungere la Chiesa di Nossa Senhora do Rosario dos Pretos, una chiesa realizzata dagli schiavi per gli schiavi, essendo nel passato a loro preclusa la frequentazione di altre chiese. Di sicuro rilievo per importanza storica e costruttiva, sono la Chiesa Carmelitana e l'annesso convento, realizzati nel 1585. La città Alta è raggiungibile anche utilizzando L'Elevador Lacerda, un imponente ascensore realizzato nel 1930 seguendo i canoni estetico dell'art-decò, che sale fino a 85 mt. La Cidade Baixa rappresenta il volto più moderno e commerciale di Salvador Bahia. Qui potrete immergervi nel Mercado Modelo, il mercato artigianale più famoso della città: uno spazio pittoresco dove, oltre a contrattare ed acquistare, si può assistere e divertirsi con spettacoli di musica e Capoeira. Poco più in là si incontra la Chiesa di Nossa Senhora da Conceiçao che ospita, 18 dicembre di ogni anno, una delle più importanti processioni religiose della città.
Famose sono le spiagge di Salvador, soprattutto quelle della costa settentrionale. Barra, la spiaggia della città, è nota per il clima di accoglienza e allegria che i suoi caffè e bar sanno assicurare a tutte le ore. Procedendo verso nord, s'incontrano numerosi altri lidi, qua e la costeggiati da alberghi e piantagioni di cocco. A Pituba potete avvistare jangadas e frotte, le tipiche imbarcazioni a vela dei pescatori realizzate con tronchi di legno. Piata eItapoan (in quest'ultima il tramonto è uno spettacolo da non perdere) vengono considerate le spiagge più belle di Salvador. Fuori città, a 80 km di distanza, si giunge a una delle regioni più belle di Bahia: Praia do Forte. Qui, su un litorale incontaminato e lungo ben 12 chilometri (ospita, fra l'altro, un importante centro di protezione delle tartarughe marine), la sabbia è bianca e punteggiata da un'infinità di palme da cocco. All'interno della baia di Salvador, la Bahia de Todos os Santos, si può raggiungere l'ilha de Itaparica, splendida isola dal passaggio tipicamente tropicale, per trascorrere una giornata rilasciante fra gustare bevande e fantasiose portate di mare. Di ritorno a Salvador Bahia ci attende con la sua notte fatta di incontri festosi, folclore, danze e tanta buona musica nei locali del Centro e in quelli, numerosissimi, disseminati lungo spiaggia. Una vacanza indimenticabile in un posto unico per il suo clima, il suo folclore, la sua allegria, coniugando in assoluta tranquillità e sicurezza, spiaggia, mare e sole, con una vita notturna tipicamente brasiliana 




Tratto da http://www.bahiallegria.com

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martedì 13 marzo 2012

Mantova perla del Rinascimento


Sono numerosi i palazzi, i musei, le chiese ed i luoghi di interesse da visitare a Mantova.Mantova è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco il 7 luglio 2008 in quanto eccezionale testimonianza di realizzazioni urbane, architettoniche ed artistiche rinascimentali.
Skyline Mantova
Skyline Mantova
Cosa vedere a Mantova? Se volete visitare Mantova in una giornata o in un weekend, un buon itinerario di visita di Mantova è quello che inizia con l’ingresso nel centro storico di Mantova dal ponte di San Giorgio, da cui è possibile ammirare la famosa skyline di Mantova, molto suggestiva al tramonto. Attraversato il ponte ci si trova davanti il Castello di San Giorgio, punto di confluenza delle vie che costeggiano i tre laghi di Mantova (Lago Superiore, Lago Inferiore e Lago di Mezzo).
Castello di San Giorgio Mantova
Castello San Giorgio
Costruito tra il 1395 e il 1400, il Castello di San Giorgio è riconoscibile per le sue 4 torri (la Torre di Nord-Est ospita la celebre Camera degli Sposi affrescata da Andrea Mantegna).
Palazzo Ducale Mantova
Palazzo Ducale
Costeggiando il fianco destro del Castello di San Giorgio, si entra in Piazza Sordello, vero e proprio cuore della Mantova Rinascimentale. Sul lato sinistro di Piazza Sordello si trova il Palazzo Ducale, residenza dei Gonzaga nel quattordicesimo secolo, dove sono custoditi molti tesori, tra quadri, statue, arazzi.
Duomo Mantova (Cattedrale di San Pietro)
Duomo Mantova
Sul lato destro di Piazza Sordello si trova invece il Duomo di Mantova (Cattedrale di San Pietro), edificato nel tredicesimo secolo e ristrutturato da Giulio Romano nel 1545.
Sempre in Piazza Sordello a Mantova si trovano anche ilPalazzo Vescovile, dal 1823 sede episcopale e Palazzo Bonacolsi (chiamato anche Palazzo Castiglioni).
Oltrepassando il voltone di Piazza Sordello ci si trova nel centro storico di Mantova. Proseguendo verso sinistra in Via Accademia, è possibile visitare il Teatro Bibiena, un piccolo gioiello del ’700 disegnato da Antonio Bibiena per volotà di Maria Teresa d’Austria ed inaugurato da Wolfgang Amadeus Mozart all’età di soli 14 anni.
Sottoportico dei Lattonai Mantova
Sottoportico Lattonai
Da qui, attraversata la piazzetta dove è presente il monumento di Dante Alighieri, proseguendo lungo Via Adigò, si giunge in Piazza Broletto, che ospita il Palazzo del Podestà, l’Arengario ed il suggestivo Sottoportico dei Lattonai, che collega Piazza Broletto a Piazza Erbe.
Il Palazzo del Podestà di Mantova, costruito nel 1227, è collegato al Palazzo del Massaro tramite l’Arengario. Sulla facciata del Palazzo del Podestà si trova l’Edicola di Virgilio, statua di marmo raffigurante il sommo poeta.
Piazza Erbe Mantova
Piazza Erbe
Proseguendo si arriva in Piazza Erbe, dove si possono ammirare il Palazzo della Ragione, costruito nel 1250, la Torre dell’Orologio (con un esemplare di orologio astronomico), la Rotonda di San Lorenzo, la chiesa più antica di Mantova (risale al 1082), a base circolare, costruita sul modello del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Piazza delle Erbe a Mantova è delimitata dai portici delle case tardogotiche e rinascimentali, tra cui la Casa del Mercante, costruita nel 1455 per il mercante Boniforte da Concorezzo.
Basilica Sant'Andrea Mantova
Basilica S.Andrea
Proseguendo in Piazza Mantegna, si può visitare la Basilica di Sant’Andrea, costruita su progetto di Leon Battista Alberti tra il 1472 e il 1494. In fianco alla Basilica di S.Andrea si trova il Campanile gotico, rimanenza della chiesa preesistente. Nella cappella di San Longino sono conservati i Sacri Vasi, esposti al pubblico il Venerdì Santo.
Teatro Sociale Mantova
Teatro Sociale
Proseguendo lungo Corso Umberto I si arriva al Teatro Sociale di Mantova, costruito tra il 1818 e il 1822 da Luigi Canonica.
Percorrendo poi Via Nievo, si può raggiungere la centrale Via Verdi e Piazza Canossa, di impronta settecentesca.
Da qui si può raggiungere in pochi minuti Piazza Virgiliana, dove si trovano una statua dedicata a Virgilio ed il Museo Diocesano.
Da qui si può poi arrivare in Piazza d’Arco, dove si trova il Palazzo d’Arco.
Proseguendo per via Scarsellini si può ammirare la sede dell’Università di Mantova e laChiesa di San Francesco.
Continuando per Via Solferino, Via Bonomi, Via Tito Speri, si arriva in via Chiassi, dove si trova la Chiesa di San Barnaba. Proseguendo dritto per via Poma, sulla sinistra si può vedere la Casa di Giulio Romano, costruita tra il 1538 e il 1544.
Famedio Mantova
Chiesa S. Sebastiano
In fondo a via Roma, girando a destra in Via Acerbi, si può raggiungere la Casa del Mantegna, edificio che l’artista padovano fece costruire nel 1476.
Di fronte si può ammirare la Chiesa di San Sebastiano(Famedio), progettata da Leon Battista Alberti nel 1460, che oggi custodisce il monumento ai caduti partigiani della Prima Guerra Mondiale. E proseguendo si arriva al Palazzo San Sebastiano, residenza di Francesco II Gonzaga, e oggi sede del museo della città.
Palazzo Te Mantova
Palazzo Te
A meno di un centinaio di metri si trova poi Palazzo Te, costruito tra il 1525 e il 1534 da Giulio Romano su commissione di Federico II Gonzaga.

Tratto da Mantovanotizie.com 

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